AGI - Ancora disordini a Torino, dove alcuni manifestanti Pro Palestina, dopo il corteo dei giorni scorsi e il blocco dei binari, sono partiti nel pomeriggio dalla città per raggiungere e bloccare l'aeroporto di Caselle. Dopo un tentativo di trattativa, la Polizia ha bloccato i manifestanti, che hanno lanciato petardi, fumogeni, bottiglie e altri oggetti. Le forze dell'ordine hanno quindi risposto utilizzando idranti e lacrimogeni. Nel frattempo è stata chiusa la superstrada che conduce all'aeroporto, con altri presidi che si sono raggruppati appena fuori città. Corteo al Quarticciolo per periferie, cori per GazaOltre un migliaio di persone ha sfilato oggi per le vie del Quarticciolo, periferia est di Roma, in un corteo organizzato da associazioni, comitati e realtà di base. La marcia, partita dal parco Modesto da Veglia, ha attraversato luoghi simbolo dell'abbandono come il parco di Tor Tre Teste, il cantiere mai completato di un asilo nido, ma anche di rinascita sociale come la palestra popolare del quartiere. "Questo non è un quartiere di serie B: servono case dignitose, lavoro, salute e prevenzione" ha detto Annalisa, medico dell'Ambulatorio popolare di Roma Est, che ha ricordato come "nei quartieri popolari l'aspettativa di vita sia molto più bassa rispetto al resto della città". La dottoressa ha respinto il "modello Caivano", definendolo "un approccio emergenziale e repressivo che non risolve i problemi ma aumenta la rabbia". Anche da Napoli è arrivata una delegazione di Bagnoli, operai che lottano per il loro diritto al lavoro: "Dalle periferie deve partire un'alternativa sociale" ha dichiarato un manifestante, aggiungendo che "il decreto Caivano ha prodotto solo più arresti di minori senza affrontare i problemi di lavoro, studio e inclusione". Dalla Palestra popolare Quarticciolo, Davide ha sottolineato: "La vera violenza non è nei quartieri, ma quando lo Stato costringe la gente a vivere in case fatiscenti, con salari da fame e senza spazi di socialità". Una residente del Quarticciolo ha denunciato la "mancanza di aiuto delle istituzioni", spiegando che "quel poco che abbiamo ottenuto lo abbiamo fatto con le nostre forze". In corteo anche il movimento per il diritto all'abitare: "Siamo qui per dire no agli sgomberi senza soluzioni", ha affermato una militante, ricordando che "nelle occupazioni vivono famiglie con bambini piccoli, che lo Stato vorrebbe mandare in mezzo alla strada". Accanto alle rivendicazioni locali, la piazza ha scandito più volte "Palestina libera" e ha sventolato decine di bandiere, intrecciando le lotte sociali del quartiere con la solidarietà internazionale. "La battaglia per la Palestina è la battaglia dell'umanita'", ha dichiarato una manifestante, mentre dal palco si ribadiva che "questa è una lotta che non riguarda un solo popolo ma tutti, perché i soldi delle armi si possono spendere per scuole, sanità e rilancio sociale". Tra i tanti che hanno partecipato alla due giorni organizzata da "Quarticciolo ribelle" anche artisti come Valerio Mastandrea, Elodie e Zerocalcare. Piazza Scala divisa tra moda e pro PalDue piazze distanti e unite per qualche minuto. I manifestanti pro Palestina che stanno presidiando Piazza della Scala per Gaza, hanno cercato di richiamare l'attenzione del popolo luccicante della moda riunito davanti il Piermarini per il Cnmi Sustainable Fashion Awards. Avevano chiesto di avere un minuto di attenzione agli organizzatori dell'evento ma gli è stato "vergognosamente" negato, come hanno sottolineato parlando al megafono. Hanno chiesto solidarieta' per il "genocidio del popolo palestinese" e gridato slogan come "Free free Palestine. Non un chiodo per Israele. Se non finirà intifada pure qua". Slogan che pero' non hanno coinvolto il pubblico di Piazza Scala.Lentamente pero' la breccia: qualcuno si è voltato, e una signora in abito lungo da sera, che aveva partecipato anche al corteo dei giorni scorsi, ha iniziato a intonare gli stessi slogan, si e' avvicinata ai manifestanti che le hanno consegnato una bandiera. È stata la scena dell'unione delle due piazze. Al di la' della barriera di protezione della polizia la signora in abito lungo ha sventolato la bandiera della Palestina, seguita poi da alcuni presenti. Poi le due piazze hanno proseguito le due vite diverse. I manifestanti hanno promesso presidi permanenti "bloccheremo questo paese se servira'", se la situazione non cambiera' e se governi non interverranno perche' "E' assurdo parlare di etica e diritti umani, ignorando quello che sta succedendo in Palestina". Corteo a Trieste in favore della PalestinaManifestazione a sostegno della Palestrina nel pomeriggio a Trieste. Iniziata in piazza della Borsa, è poi proseguita con il passaggio del corteo in piazza Unita' d'Italia e lungo le Rive. La conclusione è avvenuta in piazza Goldoni, dove i partecipanti si sono fermati. Forti disagi per residenti e commercianti e massiccio dispiegamento dei servizi di sicurezza per monitorare la situazione. A Novara 1.200 in corteo per la PalestinaCirca 1200 persone hanno preso parte oggi pomeriggio a Novara al corteo pro Palestina organizzato da un coordinamento di associazioni e con la collaborazione dei partiti del campo progressista. Il corteo, presidiato dalle forze dell'ordine, ha attraversato tutto il centro storico partendo dalla stazione ferroviaria e concludendosi in piazza Puccini, tra il Duomo e il teatro Coccia. Lungo il percorso cori contro il governo e slogan, ma nessun incidente.