Fuori da Palazzo Marino, a pochi minuti dall’inizio del Consiglio comunale nel quale sarà votata la delibera per la vendita dello stadio San Siro, alcune decine di attivisti dei comitati di quartiere e ambientalisti si sono ritrovati in piazza della Scala per dire no alla cessione dell’impianto a Inter e Milan. “Questa è una tragedia che dura da anni: oggi dovrebbe essere il capitolo finale di una vicenda assurda per questa città, che è stata calpestata in tutti i modi. San Siro viene svenduto a un prezzo inferiore a qualunque dei top player di Milan e Inter. Il consiglio comunale è stato completamente scavalcato, decide sempre e solo l’uomo al comando. Come comitati abbiamo sempre detto come la pensiamo ma non credevamo di arrivare a questo punto. Comunque non è finita, ci sono ancora molte carte da giocare”, spiega Piero del Comitato Colibrì. “Questa delibera è una sciagura per questa città perché significa la svendita dello stadio a fondi esteri di cui non si conoscono i terminali. E questo comporta anche abbattimento dello stadio con un enorme danno ambientale, economico, urbanistico per la città. Questa delibera è contraddittoria e serve solo per fare un favore alle squadre. Non ci sono motivi reali per farlo, se non la speculazione che faranno le squadre intorno allo stadio nuovo. Ci meravigliamo che alcuni consiglieri si assumano la responsabilità di approvare uno sfregio così grande per la città”, spiega Erika Rodari di Rete Comitati Milanesi.Questo articolo Stadio Milano, proteste fuori da Comune: "No alla svendita di San Siro" proviene da LaPresse