La visione di Elena Brovelli: dall’Espace Fontvieille al futuro dell’arte

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PRINCIPATO DI MONACO — Nel cuore della città simbolo dell’avanguardia, del lusso e del jet set, Elena Brovelli ha varcato una nuova soglia. All’Espace Chapiteau de Fontvieille, uno dei luoghi più prestigiosi del Principato, concepito dal Principe Ranieri III come spazio espositivo d’eccellenza, l’artista ha presentato Mirea: un portale di lurex verde cangiante che vibra come acqua al tramonto.In questo stesso contesto, accanto ai nomi immortali di Salvador Dalí e Pablo Picasso, Brovelli ha portato la sua radicalità silenziosa: non un’opera da osservare, ma una soglia da attraversare. Le pieghe respirano, le increspature trattengono memorie invisibili. Mirea non si guarda: si vive.Il percorso dell’artista non si misura in mostre, ma in apparizioni. Durante la recente Milano Design Week, ha occupato oltre 800 metri quadrati con una personale che ha trasformato lo spazio in un continuum di installazioni e performance. A Monaco ha scelto la stessa cifra: presenza effimera, intensa, destinata a restare impressa come un rito collettivo.E come ogni rito, la sua traiettoria è già tracciata: Berlino, Innsbruck, Parigi. Tapas successive di un tour volutamente irregolare, annunciato soltanto a ridosso dell’apertura e destinato a durare pochi giorni. La sua arte appare, accade, e subito si ritrae, lasciando dietro di sé varchi aperti.Brovelli non dipinge, non costruisce: genera portali. Ogni opera nasce da un gesto liturgico, immerso nel profumo del palo santo, in uno stato di trance che scioglie i confini tra corpo e materia. I suoi tessuti diventano dispositivi spirituali, varchi di contemplazione e trasformazione.Con la monografia Esplorazione della Liquidità, appena pubblicata, l’artista consegna una chiave di accesso al suo universo: un mondo in cui l’acqua è memoria, la luce è vibrazione e ogni portale è un invito alla rinascita.Nell’epoca della velocità, Elena Brovelli sceglie la sospensione, il silenzio. È lì che accade la sua arte. Apparizioni rare, fugaci, impossibili da catturare: la sua firma non è un segno, ma un varco.| Da Rumors.it