Per decenni la Luna è stata considerata un corpo celeste “inerte”, privo di quei processi chimici tipici della Terra. Eppure, osservazioni scientifiche recenti hanno ribaltato questa convinzione: il nostro satellite naturale mostra segni di ossidazione, un processo che porta alla formazione di ematite, meglio conosciuta come ruggine. Ma come può un mondo arido, senza atmosfera e con scarsissima acqua, arrugginire?Il ruolo del vento terrestreGli scienziati hanno individuato il responsabile in un fenomeno noto come “vento terrestre”. Ogni mese, per circa cinque giorni, la Terra si interpone tra la Luna e il Sole. Durante questo intervallo, il nostro pianeta agisce come uno scudo che blocca il vento solare, permettendo invece alle particelle cariche provenienti dall’atmosfera terrestre di raggiungere la superficie lunare.Queste particelle contengono ioni di ossigeno, idrogeno e azoto. In particolare, l’ossigeno ad alta energia può depositarsi nei minerali ricchi di ferro presenti sulla Luna e innescare reazioni chimiche che portano alla formazione di ematite.Le prime scoperte del 2020Il mistero era già emerso nel 2020, quando i dati raccolti dalla sonda indiana Chandrayaan-1 avevano rivelato tracce di ematite vicino ai poli lunari. All’epoca gli scienziati rimasero sorpresi: la Luna non possiede né atmosfera ricca di ossigeno né abbondanti quantità di acqua, entrambi elementi fondamentali per la formazione della ruggine. La spiegazione più plausibile fu che l’ossigeno arrivasse direttamente dalla Terra, trasportato dal vento terrestre.La conferma in laboratorioIl nuovo studio pubblicato su Geophysical Research Letters ha voluto mettere alla prova questa ipotesi. Gli esperimenti condotti da Ziliang Jin e colleghi hanno simulato in laboratorio l’impatto del vento terrestre: ioni di ossigeno e idrogeno accelerati ad alte energie sono stati fatti collidere con campioni di minerali simili a quelli presenti sulla Luna.I risultati sono stati chiari:l’ossigeno ha trasformato i minerali ricchi di ferro in ematite;l’idrogeno, invece, ha mostrato la capacità di invertire il processo, riducendo l’ematite a ferro.Questo ciclo spiega perché la Luna mostri regioni localizzate di ossidazione invece di una ruggine uniforme.Una registrazione geologica dell’interazione Terra-LunaGli studiosi sottolineano come questo fenomeno offra una nuova prospettiva sulla relazione dinamica tra Terra e Luna. Ogni mese, i venti terrestri non solo interagiscono con il suolo lunare, ma lasciano anche una sorta di “firma chimica” della Terra sul satellite.La Luna, quindi, funziona come un archivio geologico delle interazioni con il nostro pianeta. Analizzare i depositi di ematite potrebbe rivelare dettagli preziosi sull’evoluzione dell’atmosfera terrestre e sul modo in cui le particelle vengono espulse nello spazio.Le implicazioni per le future missioni spazialiCapire i processi di ossidazione lunare non è solo una curiosità scientifica. Ha anche implicazioni pratiche:per le missioni Artemis della NASA, che puntano a riportare l’uomo sulla Luna, conoscere la composizione minerale del suolo è fondamentale;la presenza di ematite potrebbe influenzare lo sfruttamento delle risorse minerarie lunari;infine, lo studio dei venti terrestri potrà aiutare a valutare gli effetti a lungo termine dell’interazione tra pianeti e satelliti.La scoperta che la Luna si arrugginisce a causa dell’ossigeno terrestre apre un nuovo capitolo nell’esplorazione spaziale. Dimostra quanto sia profonda l’interconnessione tra Terra e satellite e ci ricorda che il nostro pianeta lascia tracce anche oltre i confini della sua atmosfera. Un fenomeno che unisce scienza planetaria, geologia e futuro delle missioni spaziali, svelando ancora una volta che la Luna non è solo un corpo celeste passivo, ma un testimone vivo della storia terrestre.Foto di Neven Krcmarek su UnsplashLeggi l'articolo completo su: La Luna si sta arrugginendo: l’ossigeno terrestre dietro al mistero - Articolo originale di: Focustech.it