Trecento contro uno. Tutti i lavoratori della Fenice – compresi i novanta professori d’orchestra che ieri avevano già alzato la voce – hanno votato all’unanimità un comunicato che chiede la revoca immediata della nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale. Un “no” compatto, che trasforma la protesta in una rivolta di massa.L’Assemblea generale di tutte le maestranze del Teatro La Fenice Di Venezia riunitasi questa mattina in assemblea ha confermato la presa di posizione dell’assemblea degli orchestrali di ieri pomeriggio e ha dichiarato lo stato di agitazione permanente. Quindi solidarietà piena ai colleghi dell’orchestra e un messaggio diretto per il Sovrintendente, per il Consiglio di indirizzo e per il sindaco perché: “La nomina è avvenuta con modalità e tempistiche che hanno calpestato ogni principio di confronto e trasparenza”.Non solo denuncia. I lavoratori annunciano di essere pronti a tutte le forme di lotta sindacale – manifestazioni, sit-in e anche lo sciopero – e di voler mantenere alta l’attenzione con volantinaggi e iniziative pubbliche nei prossimi giorni e settimane.Il nodo resta quello già messo nero su bianco dall’orchestra: il curriculum di Venezi “non è comparabile con quello dei direttori musicali stabili che negli anni si sono succeduti sul podio della Fenice”. Un abisso che per i 300 lavoratori rende evidente la natura politica, più che artistica, della scelta.Due giorni di fuoco hanno già travolto la governance del Teatro. “Il Sovrintendente, il Consiglio di indirizzo e il sindaco – conclude l’Assemblea – sono ora chiamati ad assumersi pienamente le proprie responsabilità davanti ai lavoratori, alla città e all’intero mondo della cultura”. La Fenice è in stato d’assedio, e la partita sulla poltrona di Beatrice Venezi è appena cominciata.IL COMUNICATO INTEGRALEComunicato dell’Assemblea Generale dei Lavoratori del Teatro La FeniceL’Assemblea generale dei lavoratori, riunitasi in data odierna 26 settembre, ha espresso unanime solidarietà alla presa di posizione chiara e coraggiosa resa pubblica il 25 settembre dai professori d’orchestra.Con altrettanta fermezza le maestranze del Teatro La Fenice chiedono l’immediata revoca della nomina a Direttore musicale del M° Beatrice Venezi, avvenuta con modalità e tempistiche che hanno calpestato ogni principio di confronto e trasparenza.I lavoratori dichiarano pertanto lo stato di agitazione permanente e si riservano di intraprendere tutte le azioni di lotta sindacale necessarie – compresi scioperi, manifestazioni e sit-in – al fine di difendere la professionalità dei suoi artisti e il rispetto delle regole democratiche nella gestione della Fondazione.È doveroso sottolineare – come già evidenziato nella lettera dell’Orchestra – che il curriculum del M° Venezi non è comparabile con quello dei direttori musicali stabili che negli anni si sono succeduti sul podio della Fenice.Il Sovrintendente e il Consiglio di indirizzo e il Sindaco sono ora chiamati ad assumersi pienamente le proprie responsabilità davanti ai lavoratori, alla città e all’intero mondo della cultura.L'articolo Fenice in rivolta, 300 lavoratori dicono “no” alla Venezi. Mobilitazioni, voltantinaggi e scioperi proviene da Il Fatto Quotidiano.