di Claudio TrevisanBenjamin Franklin: “Le imposte sono il prezzo che paghiamo per una società civile. Ma se il peso ricade solo su alcuni, allora non è più un prezzo: è un’ingiustizia.”Nel 1950 il sistema fiscale italiano era inefficiente con un’evasione diffusa e scarsa capacità di riscossione. La pressione fiscale era bassa ma anche i servizi pubblici erano ridotti. Negli anni ‘60-‘70 veniva introdotta l’Irpef progressiva, che sulla carta era molto equa; ma nella pratica l’evasione restava enorme, con i lavoratori dipendenti che dovevano sopportare il peso principale.Dagli anni ’80 in poi il sistema fiscale diventò sempre meno progressivo. Attualmente il sistema fiscale si è spostato verso imposte regressive (tasse indirette/flat tax dove l’importo dell’imposta non cambia in base al reddito e colpiscono proporzionalmente di più i redditi bassi rispetto a quelli alti).Infatti, le persone a basso reddito pagano una percentuale di Irpef effettiva spesso più alta rispetto a redditi alti, perché non riescono a dedurre abbastanza spese e le tasse indirette (Iva e accise) pesano proporzionalmente di più. A sua volta il ceto medio con redditi da lavoro dipendente sostengono la fetta maggiore del gettito fiscale complessivo (stipendi tassati alla fonte) e subiscono la pressione fiscale effettiva più alta in Europa. Anche le piccole imprese e partite Iva spesso subiscono un peso fiscale significativo.Invece le grandi aziende, banche e multinazionali riescono a trattare, negoziare o spostare sedi fiscali all’estero e pagano proporzionalmente meno. Altresì i ricchi e grandi patrimoni riescono spesso a ridurre drasticamente l’imposizione grazie a regimi agevolati, delocalizzazione di capitali e le tasse su grandi patrimoni, successioni ed eredità tra le più basse d’Europa. L’Italia tende a essere un sistema regressivo travestito da progressivo. In teoria tutela i più deboli, ma in pratica pesa molto su poveri/ceto medio e poco sui ricchi.Purtroppo, la cosa peggiore è un’altra. Il nostro è uno “Stato predatorio” perché sfrutta i comportamenti umani, anche quelli patologici (dipendenze), per “fare cassa” dai più vulnerabili.Lo Stato italiano incassa ogni anno decine di miliardi da accise su sigarette (12 milioni di fumatori) e bevande alcoliche (8 milioni di persone consumano alcol in quantità tali da esporre la propria salute a rischio, incluso migliaia di alcolisti). Al tempo stesso riduce il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale che avrebbe bisogno di enormi risorse per curare malattie correlate (tumori, cirrosi, ecc.) e non ha un serio investimento in programmi di disintossicazione. Inoltre, l’Italia è uno dei Paesi europei dove il gioco legale è più diffuso e pubblicizzato (19 milioni di scommettitori di cui 1,3 milioni ludopatici). Lo Stato ricava miliardi dalle scommesse, ma solo una frazione minima viene reinvestita in prevenzione o sostegno ai ludopatici.Non solo “Stato predatorio” ma pure “Stato ipocrita” perché da un lato denuncia i danni sociali delle dipendenze, dall’altro trae profitto diretto da esse. Privilegia l’entrata economica sulla tutela sociale.Nonostante ciò, purtroppo gli elettori non sembra si siano accorti di vivere in uno “Stato predatorio”. In effetti i politici responsabili per questa situazione sono stati molto abili ad utilizzare una “distrazione di massa” molto potente, i migranti neri, per manipolare gli elettori (“le vostre tasse sono alte perché dovete mantenere i migranti”). Non solo riescono a fargli dimenticare che le loro tasse sono alte perché sono tassati in modo iniquo, ma riescono anche a convincerli a votare per partiti che approfittano della loro ignoranza.La grande ingiustizia è lo sfruttamento dei vulnerabili e poveri/ceto medio, obbligati (da una classe politica prezzolata) a pagare più tasse dei ricchi. Se la posizione morale dello Stato si dovesse basare su come tratta i suoi cittadini più vulnerabili, direi che lo Stato italiano ha una posizione molto ma molto bassa.Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!L'articolo L’Italia ha un sistema regressivo travestito da progressivo: uno Stato predatorio, oltre che ipocrita proviene da Il Fatto Quotidiano.