L'Iran contro le sanzioni ONU: "Qualunque azione riceverà una risposta ferma e appropriata"

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AGI - L'Iran ha promesso "una risposta ferma e appropriata" al ripristino delle sanzioni Onu relative al suo programma nucleare, che erano state revocate dieci anni fa."La Repubblica Islamica dell'Iran difenderà con fermezza i suoi diritti e interessi nazionali e qualsiasi azione volta a danneggiare gli interessi e i diritti del suo popolo riceverà una risposta ferma e appropriata", ha affermato il ministero degli Esteri iraniano in una nota.In cosa consistono le sanzioni Le misure, che vietano le operazioni economiche legate alle attività nucleari e missilistiche della Repubblica islamica, sono entrate in vigore durante la notte dopo che le potenze occidentali hanno attivato il cosiddetto meccanismo "snapback" previsto dall'accordo nucleare del 2015. "La riattivazione delle risoluzioni annullate è giuridicamente infondata e ingiustificabile", aggiunge la nota di Teheran, "tutti i Paesi devono astenersi dal riconoscere questa situazione illegale".Il ripristino delle sanzioni pone fine a mesi di tesa diplomazia volta a rilanciare i colloqui sul nucleare, interrotti dallo scordo giugno, quando le forze israeliane e statunitensi bombardarono gli impianti nucleari iraniani. Nonostante il ripristino delle restrizioni, i leader occidentali hanno sottolineato che i canali di dialogo restano aperti. Il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha esortato l'Iran ad "accettare colloqui diretti, tenuti in buona fede". Rubio ha inoltre invitato gli Stati membri delle Nazioni Unite ad applicare "immediatamente" le sanzioni per "fare pressione sui leader iraniani affinché facciano ciò che è giusto per la loro nazione e la cosa migliore per la sicurezza del mondo".Francia, Gran Bretagna e GermaniaI ministri degli Esteri britannico, francese e tedesco hanno affermato in una dichiarazione congiunta che continueranno a cercare "una nuova soluzione diplomatica per garantire che l'Iran non ottenga mai un'arma nucleare". I membri del gruppo E3 anche invitato Teheran "ad astenersi da qualsiasi azione di escalation".L'Iran aveva permesso agli ispettori delle Nazioni Unite di tornare ad accedere ai suoi siti nucleari ma il presidente Masoud Pezeshkian ha affermato che gli Stati Uniti avevano offerto solo una breve proroga in cambio della consegna dell'intera scorta di uranio arricchito, una proposta che ha definito inaccettabile. Un tentativo all'ultimo minuto da parte degli alleati di Teheran, Russia e Cina, di rinviare le sanzioni ad aprile non è riuscito a ottenere voti sufficienti al Consiglio di Sicurezza di venerdi', portando le misure a entrare in vigore alle due del mattino italiane. La Germania, che ha innescato il ripristino delle sanzioni insieme a Gran Bretagna e Francia, non aveva "scelta" poiché l'Iran non stava rispettando i suoi obblighi, ha dichiarato il Ministro degli Esteri Johann Wadephul. "Per noi è imperativo: l'Iran non deve mai acquisire un'arma nucleare", ha dichiarato Wadephul all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, "ma lasciatemi sottolineare: rimaniamo aperti ai negoziati per un nuovo accordo. La diplomazia puo' e deve continuare".Mosca ha chiarito che non avrebbe applicato le sanzioni, che "hanno finalmente messo a nudo la politica dell'Occidente volta a sabotare la ricerca di soluzioni costruttive in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nonchè il suo desiderio di ottenere concessioni unilaterali da Teheran attraverso ricatti e pressioni", ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. L'Iran sostiene da tempo di non voler dotarsi di armi nucleari.Le sanzioni rappresentano una "ripresa" di misure congelate nel 2015, quando l'Iran accetto' importanti restrizioni al suo programma nucleare nell'ambito di un accordo negoziato dall'ex presidente, Barack Obama. Gli Stati Uniti avevano già imposto sanzioni massicce, incluso il tentativo di costringere tutti i paesi a rinunciare al petrolio iraniano, quando il presidente Donald Trump si ritiro' dall'accordo durante il suo primo mandato.