Negli ultimi giorni TikTok è stato invaso da video che annunciano la fine del mondo. Al centro delle discussioni c’è il rapture, una profezia di origine evangelica secondo cui Gesù Cristo scenderà dal cielo per portare con sé i fedeli, lasciando gli altri a fronteggiare anni di caos e sofferenza. Alcuni predicatori hanno persino indicato date precise, come il 23 o 24 settembre, scatenando ansia e curiosità tra milioni di utenti.Naturalmente il mondo non è finito, ma l’eco mediatica di queste previsioni mostra ancora una volta quanto le teorie apocalittiche trovino terreno fertile online, soprattutto nei momenti storici di incertezza.Cos’è il raptureLa parola “rapture” significa letteralmente “rapimento”. Secondo la dottrina diffusa in ambienti evangelici conservatori, in un momento imprecisato della storia Gesù apparirà improvvisamente e porterà con sé in cielo i cristiani autentici, vivi e risorti.Il riferimento biblico più citato è nella Prima Lettera ai Tessalonicesi (4:16-17), dove si legge che i morti in Cristo risorgeranno e i viventi verranno “rapiti insieme con loro sulle nuvole”. Da qui nasce la convinzione che milioni di persone scompariranno in un attimo, lasciando sulla Terra auto vuote, case abbandonate, famiglie divise.La teologia del “lasciato indietro”Da questa idea prende forma la cosiddetta “Left Behind theology”, la teologia del “lasciato indietro”. Secondo questa visione, dopo il rapimento comincerà un periodo di Tribolazione: sette anni di catastrofi naturali, guerre, carestie e persecuzioni guidate dall’Anticristo.Le profezie identificano l’Anticristo come una figura politica mondiale che si presenterà come salvatore, ma in realtà sarà il nemico di Dio. I simboli biblici – la Bestia dell’Apocalisse, il “piccolo corno” di Daniele, il numero 666 – sono spesso interpretati come riferimenti a questo leader oscuro.Dopo la Tribolazione, secondo la stessa teologia, Cristo tornerà con i suoi santi per sconfiggere definitivamente Satana nella battaglia di Armaghedon e instaurare un regno di mille anni sulla Terra.Una dottrina recenteSebbene oggi sembri una parte consolidata dell’immaginario cristiano evangelico, l’idea del rapimento è in realtà un’aggiunta relativamente recente alla teologia cristiana. Risale all’Ottocento, quando l’anglicano John Nelson Darby elaborò la sua interpretazione delle Scritture.La teoria si diffuse poi negli Stati Uniti, grazie anche alla Bibbia di Riferimento Scofield (1909), fino a diventare popolare nel Novecento con libri e film di grande successo, come “The Late Great Planet Earth” di Hal Lindsey e la serie “Left Behind” di Tim LaHaye e Jerry B. Jenkins, che ha venduto decine di milioni di copie.Perché il rapimento affascina ancora oggiLe profezie apocalittiche non sono una novità. Da secoli, in momenti di crisi sociale o culturale, emergono predicatori che annunciano la fine del mondo. Ma perché oggi il rapimento trova nuova vita su TikTok?Paura collettiva: guerre, crisi climatica e pandemie alimentano il senso di vivere in tempi “finali”.Algoritmi virali: contenuti catastrofici catturano attenzione, generano commenti e condivisioni.Senso di appartenenza: credere a una profezia dà identità e unisce comunità online.Fuga dalla realtà: l’idea di essere “rapiti” in un mondo migliore offre una forma di consolazione in tempi incerti.Tra fede, cultura pop e social networkIl rapture non è solo una dottrina religiosa: è diventato anche un fenomeno culturale. Film, romanzi e videogiochi hanno ripreso l’immagine di città improvvisamente svuotate e di una Terra devastata dalla Tribolazione.TikTok ha semplicemente aggiornato questo immaginario per le nuove generazioni, mescolando predicazioni religiose, teorie del complotto e clip spettacolari. Alcuni video usano musiche drammatiche e immagini apocalittiche, altri puntano sull’ironia, creando un cortocircuito tra fede e intrattenimento.Tra mito e realtàAl di là delle profezie non realizzate, il rapture continua a riflettere un desiderio profondo: essere salvati da un mondo percepito come ingiusto e caotico. È un sogno di fuga ma anche di giustizia, dove il bene alla fine trionfa sul male.Che si creda o meno, il successo virale di questa idea dimostra quanto l’uomo contemporaneo cerchi ancora risposte nelle narrazioni religiose, specialmente quando il presente sembra instabile.Il rapture è un’idea che nasce dalla Bibbia, si sviluppa nell’Ottocento e diventa fenomeno culturale nel Novecento, fino a riemergere oggi su TikTok come contenuto virale. Non è la prima volta che il mondo si aspetta un’apocalisse e probabilmente non sarà l’ultima.Ma il suo fascino resiste: dietro le date sbagliate e le previsioni fallite, resta la speranza – o il timore – che un giorno, all’improvviso, tutto possa davvero cambiare.Foto di Gerd Altmann da PixabayLeggi l'articolo completo su: Rapture su TikTok: la profezia della fine del mondo che divide il web - Articolo originale di: Focustech.it