“Ho preso i voti a 32 anni, la mia famiglia l’ha presa male. Se il voto di castità è superato? Io sono all’antica”: così Don Salvatore di “Le ricette del convento”

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Cous cous di tacchino, minnulati (biscotti alle mandorle), pasta con le sarde, polpette di melanzane, minestra di fagiolini, agnello all’Adelina, spaghetti alla carrettiera e calamari ripieni. Chi più ne ha più ne metta e tutti questi cibi squisiti vengono preparati da Don Salvatore che assieme al veterano Don Anselmo e il canterino Don Riccardo sono i protagonisti dello show culinario cult “Le ricette del convento”, su Food Network canale 33 e disponibile in streaming su discovery+.Ma forse non tutti sanno che Don Salvatore prima era Salvatore Pellegrino, faceva il pizzaiolo e il salumiere in un supermercato e che la “vocazione” è arrivata relativamente tardi, a 32 anni. “Per la mia famiglia è stata una cosa improvvisa. – ha confessato a Fanpage – L’hanno presa male. Però devo dire che adesso sono contenti. Li vedo più tranquilli e sereni. Abbracciare i voti di povertà, castità e umiltà non è stato facile, venivo da una quotidianità in cui lavoravo, avevo amici e vita sociale. Se il voto di castità è superato? Io sono all’antica. Quel voto rappresenta la mia fedeltà a Dio e il dono della mia vita agli altri”.“Nel mio caso la vocazione c’è sempre stata, è nata insieme a me. – ha continuato – C’è un salmo che dice: Mi hai tessuto nel grembo di mia madre. Io credo che quando il Signore ci crea, sappia già quello che faremo e saremo. Quindi per me la vocazione c’era già, poi magari la conosci, la scopri, ci litighi, la accetti e la accogli”.E sul voto di castità? “Il mondo di oggi sta andando avanti, magari verrà richiesta la possibilità di potersi sposare. Io sono di un’idea un po’ più antica. Penso che la mia fedeltà stia anche in quel voto. È fedeltà a Dio, ma non solo. Quando abbracci una vita come questa non lo fai per diventare qualcuno, ma per donare la tua vita agli altri. E la doni in toto, fino a donare la tua castità e la tua sessualità”.L'articolo “Ho preso i voti a 32 anni, la mia famiglia l’ha presa male. Se il voto di castità è superato? Io sono all’antica”: così Don Salvatore di “Le ricette del convento” proviene da Il Fatto Quotidiano.