Non serve nemmeno cercare troppo: i volti famosi appaiono più o meno ovunque sui social. Atleti, influencer, star della TV—facile trovare almeno uno di loro che parla di poker, anche solo per accennarci in una diretta. Il gioco, che fino a poco fa sembrava ancora qualcosa di esclusivo, da sala illuminata e silenziosa, sembra invece ormai essersi fuso con la cultura pop. È curioso: la connessione tra celebrità e il mondo del poker online sembra rafforzarsi un po’ di più ogni anno, forse anche troppo in fretta.Anche in Italia, tra l’altro: sempre più ragazzi, magari appena maggiorenni, raccontano di essersi appassionati dopo aver seguito una live di una webstar, o forse dopo una storia su Instagram. Cambiano le cose, e lo si sente. Le vecchie regole si allentano, gli atteggiamenti si fanno meno rigidi. In molti casi, quelle dinamiche che sembravano granitiche sembrano un po’ vacillare di fronte a una ventata digitale quasi improvvisa. E va a sapere chi la spunterà nella prossima mano: oggi chi riesce a stare sull’onda della fama parte sicuramente avvantaggiato, almeno a vedere come si sta muovendo il fenomeno.L’effetto mediatico delle celebritàParlarne oggi fa un po’ sorridere: celebrità e poker, due mondi che negli anni si sono praticamente intrecciati. Con l’avvento delle piattaforme di poker online, poi, l’intreccio è diventato ancora più naturale: entrare in un torneo è semplice quanto aprire un’app, e l’accessibilità ha reso questi eventi un fenomeno mediatico oltre che ludico. Un esempio forse fin troppo noto? Il Celebrity Poker Tour Invitational VII del luglio 2025, che ormai compare in praticamente ogni articolo sul tema. King—quasi due milioni di follower—ha vinto dopo aver ammesso, neanche troppo nascosto, di aver guardato un tutorial su YouTube giusto qualche minuto prima. Impossibile dire se sia stata soltanto fortuna: in realtà, pare più una serie di scelte mediatiche che hanno trasformato una semplice partita in un evento virale vero e proprio, finendo un po’ ovunque.L’elenco dei partecipanti era quasi interminabile: dal caotico scontro tra Colby Covington e Tito Ortiz, passando per Bryce Hall o la famiglia Chrisley. Uno spettacolo che non si è limitato al tavolo, ma si è diffuso nei social, tra streaming e post, con decine di migliaia di spettatori pronti ad assistere ai loro beniamini alle prese con il mazzo. In effetti, la narrazione è cambiata parecchio: il poker non fa più lo scontroso, anzi, ora è spettacolo per tutti—o almeno così pare.Democratizzazione del Poker OnlineC’è qualcosa nell’aria, soprattutto su internet. Ogni barriera, anche quella che sembrava più difficile da abbattere, sembra crollata grazie all’influenza delle celebrità, che hanno in qualche modo democratizzato l’accesso al poker online. Vederli giocare uno accanto all’altro, atleti e star della rete, forse illude, o magari convince, che chiunque, con un po’ di fortuna e qualche trucchetto imparato su Twitch, possa avere il suo momento.I dati di quest’anno dicono molto, ma non tutto: il Celebrity Poker Tour ha portato sportivi come Mackenzie Dern e Shane Victorino a mescolarsi con nomi amati anche dai più giovani—Ethan & Hila Klein, Bryce Hall, Tana Mongeau, qualcuno se li ricorda solo dai meme. Il formato “Winner-Takes-All” cattura attenzione e commenti, perché sembra azzerare le differenze tra principianti e grandi volti. E poi, in fondo, lo slancio è contagioso: milioni seguono le dirette, commentano, cercano di imitare. Insomma, oggi il poker si è trasformato in terreno comune tra sport e cultura digitale, senza quasi più quei confini che alcuni ricordano dai primi anni Duemila.Trasformazione dei comportamenti di giocoErano altri tempi quando chi giocava online seguiva regole consolidate. Ora, il comportamento dei giocatori, specie online, è cambiato—e continua a mutare quasi dalla sera alla mattina. I modelli tradizionali, quelli prudenti e un po’ rigidi, fanno spazio a uno stile forse più sfacciato, spesso “copiato” dalle celebrità digitali. Anche gli italiani sembrano aver cambiato marcia: se prima erano noti per essere più riflessivi rispetto ai colleghi americani, adesso non è raro ritrovare lo stesso approccio aggressivo o disinvolto che si vede nelle storie dei social più in voga, lo nota anche Virtù Quotidiane.Strategie, bluff, racconti di mani vincenti: video e brevi clip spuntano ovunque, da Instagram a TikTok. Gli utenti commentano, provano a replicare, azzardano. Il confronto ormai avviene in mille luoghi, dalle chat pubbliche alle stanze Discord, e le regole? Cambiano, quasi come l’algoritmo. Le partite fisiche perdono un po’ di fascino, almeno rispetto all’ondata di nuove iscrizioni online. Forse è il segno di una trasformazione che va avanti da sola, senza freni particolari.Impatto sulla percezione e sull’intenzione di giocoNon sembra casuale: esporsi costantemente al poker nei media sembra alimentare la voglia di provare. I numeri raccolti, ad esempio quelli che cita Erickson nello studio 2025, suggeriscono che molti giovani italiani che vedono le loro celebrità preferite alle prese con le carte, tendono a sviluppare un’idea più positiva—più rilassata, se vogliamo—del gioco. Spot pubblicitari, programmi TV, vlog e altri contenuti accompagnano (o spingono?) questa percezione e la rafforzano: il poker viene visto sempre di più come passaggio verso il successo sociale, un modo per divertirsi, addirittura un trampolino per la notorietà.Si attiva insomma un meccanismo psicologico difficile da arginare: più il poker trova spazio nei media e nei discorsi popolari, più la gente si iscrive, si mette in gioco, magari sogna l’impresa che cambia la vita. Un processo, questo, che sembra accelerare ogni anno e di cui si fatica a vedere davvero i limiti.Livellamento delle differenze culturaliC’è chi ancora fa riferimento alle vecchie scuole nazionali, ma ormai le distanze si stanno pian piano annullando. Gli americani portano il loro gusto per l’azzardo, sempre più orientato verso il gesto plateale, la spettacolarità. Nel frattempo, negli ultimi anni, anche moltissimi europei si lasciano ispirare da strategie e approcci nuovi, magari dopo l’ennesimo torneo social delle celebrità. Virtù Quotidiane ha scritto che le principali piattaforme sono diventate una sorta di “tavolo globale”, dove chiunque può trovarsi a giocare o osservare, di giorno e di notte.Anche chi fino a ieri restava prudente inizia a imitare mosse da influencer. Di fronte a tutto questo, ai tavoli internazionali, si vede un mix quasi caotico di stili, modi di parlare, riferimenti culturali. Così il poker online—sotto l’effetto trainante dei personaggi celebri—finisce per diventare un grande spazio comune, dove la parola d’ordine sembra essere scambio continuo di idee e regole.Conclusione sul gioco responsabileGuardare modelli di comportamento legati al gioco, siano star o semplici streamer, un po’ incuriosisce e può effettivamente motivare, ma non va ignorato che i rischi aumentano, spesso in modo silenzioso. Resta fondamentale, questo sì, non perdere di vista che il poker online è pur sempre un mix tra abilità e fortuna; conviene prenderla con la dovuta calma. Non ha molto senso buttarsi senza limiti, rischiare più del necessario. Niente di male a seguire i propri miti, ma conservarsi un certo equilibrio – e il buon senso – è il vero segreto per chiunque scelga di mettersi in gioco, davanti a uno schermo o di persona.| Da Rumors.it