“Ristoranti chiusi 2 volte a settimana? Il valore dei dipendenti è assoluto, così come quello del cliente. Si aumenti il personale”: così Francesco Panella

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Francesco Panella continua il suo viaggio in giro per il mondo alla ricerca del migliore ristorante italiano all’estero in prima serata ogni lunedì sul Nove con l’ottava stagione di “Little Big Italy”, prodotto da Banijay Italia e disponibile in anteprima streaming su Discovery+.Dal 1 settembre è in onda con otto tra l’America Latina e l’Europa. Ogni ristoratore si metterà in gioco attraverso la proposta di tre piatti: la scelta dell’expat, il piatto forte dello chef del ristorante e una voglia di Francesco fuori menù. I voti assegnati verranno poi sommati al determinante voto di italianità dato da Francesco dopo aver provato tutti i ristoranti. Poi Panella dal 4 ottobre sarà impegnato su Rai Radio1 con “Tutti a tavola”.Dopo 8 stagioni di “Little Big Italy”, cosa ti colpisce ancora delle storie di chi ha deciso di trasferirsi all’estero?La grandissima voglia di raccontare l’Italia, il nostro Paese, e il grandissimo senso di appartenenza che direi quasi tutti loro hanno dopo anni che vivono all’estero.In questa nuova stagione ci puoi raccontare chi ti ha colpito in particolar modo?Non ce n’è una in particolae perché, secondo me, ogni storia lascia il segno. Ogni protagonista ha un racconto diverso. Per questo la bellezza di questo programma, anche dopo diverse stagioni, risiede proprio nella narrazione sempre variegata. E quindi, visto che il segreto del successo è questo, il format subisce pochissime modifiche.Come nasce la nuova avventura della radio e cosa accadrà?Il programma si intitola ‘Tutti a Tavola’ e andrà in onda su Rai Radio1 dal 4 ottobre. Nasce dalla mia esigenza di raccontare la cucina attraverso tre aspetti diversi. Uno è informativo dove raccontiamo le stagioni attraverso i prodotti e dal moemtno di informazione e approfondimento passiamo all’intrattenimento, dove i miei amici del mondo dello spettacolo si confronteranno con un grande chef.Puoi anticiparci qualche ospite?Non posso anticipare alcun nome, ma posso dire che ci saranno delle vere icone del cinema internazionale.Qual è lo stato di salute della ristorazione oggi in Italia? In cosa si può migliorare?È un argomento molto complesso e le tematiche sono tantissime. Il programma ‘Tutti a tavola’ servirà anche per affrontare questi temi con un approfondimento ad hoc per ascoltare le storie e riuscire a dare qualche consiglio.Si parla molto di burnout e c’è chi – come Trippa a Milano – decide di guadagnare meno per due giorni di stop settimanale. Ma c’è anche chi dice che questa scelta è utopia. Tu che ne pensi?Credo che il valore assoluto dei dipendenti così come la componente umana ia fondamentale. Così come il rispetto del cliente che dobbiamo tutelare. Credo che il cliente debba trovare il posto in cui si trova bene e trovarlo aperto il più possibile. Invece di chiudere due giorni a settimana, suggerirei di aumentare il personale e lasciare così l’attività operativa, così si possono raggiungere gli obbiettivi prefissati. Cosa, perché ci sono dei costi, però secondo me è una buona attitudine. Il lavoro del ristoratore è un lavoro di sacrificio e credo che questo sia un tema molto importante da far traferire anche alle generazioni che vogliono fare questo mestiere.Hai in mente qualche altro progetto?Sono in un momento di grande creatività e sicuramente ci saranno delle sorprese. Per ora mi godo il nuovo progetto radiofonico che partirà.L'articolo “Ristoranti chiusi 2 volte a settimana? Il valore dei dipendenti è assoluto, così come quello del cliente. Si aumenti il personale”: così Francesco Panella proviene da Il Fatto Quotidiano.