Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa è al lavoro per accelerare l’ingresso in Europa di Ucraina e Moldavia. Problema: bisogna superare il veto ungherese. Oggi le procedure prevedono decisioni all’unanimità e Budapest ha espresso la sua contrarietà. Ma dopo la vittoria della coalizione pro-Ue in Moldavia, anche la Commissione europea ha subito lanciato un segnale, con il post su X di Ursula von der Leyen: “Moldavia, ci sei riuscita di nuovo. Nessun tentativo di seminare paura o divisione ha potuto infrangere la tua determinazione. Hai fatto una scelta chiara: Europa, democrazia e libertà. La nostra porta è aperta. E saremo al tuo fianco in ogni fase del cammino. Il futuro è tuo”. Secondo Marta Kos, commissaria europea per l’allargamento, l”’Ucraina è pronta per il passo successivo. Ora spetta agli Stati membri dare il via libera”.Intanto, il portoghese Antonio Costa è al lavoro. Secondo cinque diplomatici e funzionari – citati dalla testata Politico a condizione dell’anonimato – il presidente del Consiglio europeo sta cercando di superare la situazione di stallo sulla possibile adesione di Ucraina e Moldavia, generata dal veto del premier ungherese Viktor Orban. Le norme vigenti impongono che tutti i 27 Paesi membri dell’Ue debbano dare il via libera a ogni fase del processo di adesione. Costa invece propone di aprire i cosiddetti cluster negoziali – fasi giuridiche fondamentali nel percorso verso l’adesione – con il consenso di una maggioranza qualificata, superando così l’unanimità. La chiusura di un cluster richiederebbe comunque il sostegno di tutte le capitali della Ue, ma lo standard più basso per l’apertura dei negoziati consentirebbe a Ucraina e Moldova di avviare le riforme necessarie per dimostrare i progressi compiuti verso gli standard europei. Secondo una fonte a conoscenza del piano, i due Paesi potrebbero portare avanti le loro richieste di adesione anche in caso di opposizione di uno o due Paesi.Secondo Politico, Costa ha fatto pressioni sui leader Ue durante un recente “giro delle capitali”, ma anche durante i colloqui bilaterali a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite la scorsa settimana a New York. “L’allargamento è una priorità importante per il presidente del Consiglio europeo“, ha dichiarato alla testata uno dei funzionari anonimi. “Lo considera l’investimento geopolitico più importante che l’Unione europea possa fare. Per questo motivo, ritiene fondamentale continuare a discutere le modalità per garantire che gli sforzi di riforma dell’Ucraina possano tradursi in passi concreti”, ha aggiunto la fonte.Marta Kos, commissaria europea per l’allargamento, è oggi in Ucraina. “Tutti i cluster sono stati analizzati, in tempi record. L’Ucraina ha rispettato i tempi. L’Ucraina è pronta per il passo successivo. Ora spetta agli Stati membri dare il via libera”, ha dichiarato Kos a Politico. “Sia l’Ucraina che l’Europa non possono permettersi di vedere rallentare lo slancio riformista dell’Ucraina. Questo è il momento di accelerare”, ha sottolineato.L'articolo Costa al lavoro per superare il veto ungherese sull’ingresso di Moldavia e Ucraina in Ue: l’indiscrezione di Politico proviene da Il Fatto Quotidiano.