TIVOLI – Pedinati e licenziati dalle Cartiere, la denuncia dei sindacati

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“Quattro lavoratori, un cambio dirigenza, un detective, una cena tra amici, un licenziamento collettivo. Non sono gli ingredienti della trama di un giallo di Agata Christie ne’ una nuova partita del social game ‘A cena col delitto’. È la storia reale di quattro lavoratori delle cartiere di Tivoli che, dopo un cambio ai vertici, sono stati coinvolti in una poco appassionante spy story che li ha visti ignari protagonisti e conseguenti vittime”. Lo rendono noto la segretaria generale della Cgil Rieti Roma est Valle dell’Aniene Barbara Di Tomassi, il segretario generale della Uil del Lazio Alberto Civica e le rispettive categorie di Slc Cgil territoriale e Uilcom Uil del Lazio in una nota.“Successivamente alla chiusura intercorsa circa un anno fa – prosegue la nota – la cartiera di Tivoli cambia la dirigenza e i nuovi manager decidono, ovviamente a insaputa degli operai, di far pedinare alcuni di loro, quelli che probabilmente consideravano più legati al vecchio entourage. Il pedinamento non si limita agli orari di lavoro – cosa già di se’ discutibile anche giuridicamente – ma prosegue anche in orari non lavorativi e in ambienti e situazioni privati, come una cena tra amici. Ed è proprio dopo una di queste che la dirigenza decide di licenziare i quattro lavoratori in questione perché “non sussiste più il rapporto fiduciario necessario”. Secondo la Ict, la società che amministra le cartiere, i quattro avrebbero lodato la vecchia guardia a discapito della nuova. “Ma al netto del merito sul quale i nostri legali sono già intervenuti, ci domandiamo se tutto ciò sia legale, ossia se un datore di lavoro possa appropriarsi della vita privata di un suo dipendente, se non vi sia violazione della privacy. Questa vicenda, secondo il sindacato, potrebbe consentire di fare chiarezza sull’utilizzo dei professionisti privati da parte delle società e di quanto e come tali metodi impattino sulla vita privata dei lavoratori”, continua la nota.“Riteniamo altresì utile il coinvolgimento nella vicenda del Sindaco di Tivoli e dell’intera giunta comunale, alla quale richiederemo un confronto, magari alla presenza della Ict, non dimenticando che lo sviluppo di Tivoli e dell’area Tiburtina si è determinato grazie alle Cartiere sulla quale è incardinato un pezzo importante dell’identità storica del quadrante tiburtino. Inoltre se dovesse prendere piede questa moda, per usare un eufemismo – concludono i sindacalisti – sarebbe una deriva pericolosa da fermare senza alcun indugio e con l’auspicabile coinvolgimento della politica locale e nazionale cui ci rivolgiamo affinché si adoperi perché privacy e libertà personale del lavoratore vengano sempre garantiti”, concludono i sindacati.L'articolo TIVOLI – Pedinati e licenziati dalle Cartiere, la denuncia dei sindacati proviene da Tiburno Tv.