Regionali in Campania, Cirielli, il matrimonio e la campagna elettorale: «Sono già in campo, ecco perché gli altri nomi non hanno chances»

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«Io ci sono». Con aria baldanzosa, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli fa il suo ingresso nella buvette della Camera dei Deputati, fresco di matrimonio. Si è sposato ieri, 4 agosto, con rito civile, con la compagna Maria Rosaria Campitello, ginecologa e da un anno a capo del Dipartimento Prevenzione del ministero della Salute. Ma quel «ci sono», pronunciato mentre, tra una stretta di mano e l’altra riceveva gli auguri per le nozze, è la riconferma della sua disponibilità a candidarsi alle prossime elezioni regionali in Campania: «Io in campo ci sono. Mi posso solo che ritirare. Ci sono già» ribadisce. Lo ha già detto in più occasioni, ma ripeterlo oggi – con la data delle elezioni autunnali sempre più vicina, le scaramucce interne al centrodestra (soprattutto con Forza Italia) e un quadro ancora in evoluzione – diventa un modo per posizionarsi e far sapere che lui è pronto. Ma c’è un però. «Stiamo aspettando che prendano una decisione gli altri,» dice, riferendosi al centrosinistra. «Quando vedremo chi candideranno, procederemo anche noi». I tempi non sono ancora maturi, insomma. E l’attesa potrebbe non essere breve: «Penso che il nome ufficiale verrà acceso a inizio settembre».Le perplessità su Giosy RomanoE pur riconoscendo il valore professionale dell’altro nome che circola accanto al suo come possibile candidato del centrodestra – Giosy Romano, avvocato ed esperto in politiche di sviluppo industriale, oggi coordinatore unico della Zes Unica per il Sud Italia e figura vicina a Raffaele Fitto – Cirielli non nasconde qualche perplessità: «Non è una bella immagine per il centrodestra, perché in passato ha collaborato con Vincenzo De Luca». Torna poi sul tema del consenso elettorale. Per rafforzare la sua posizione, il viceministro richiama i sondaggi realizzati recentemente da Emg, sulle intenzioni di voto dell’elettorato campano. Secondo i dati, sia il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – che ha già escluso più volte una sua candidatura – sia lo stesso Cirielli otterrebbero il 21% delle preferenze. Giosy Romano, invece, si fermerebbe al 5%.Durigon: l’ok a Cirielli ma «l’importante è non porre veti»Proprio oggi, sulle elezioni in Campania, si è espresso anche il senatore della Lega Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e figura chiave del partito nella sua espansione al Sud. Durigon ha preso parte a una conferenza stampa alla Camera dei Deputati dedicata proprio alle regionali in Puglia e Campania. Sull’ipotesi della candidatura a governatore di Cirielli, Durigon ha commentato: «Se sarà il profilo scelto, ben venga» ma ha precisato che «l’importante è che non si pongano veti. Siamo disponibili a ragionare». In ogni caso, ha aggiunto, le candidature del centrodestra «saranno decise più avanti». «La Campania ha vissuto un momento tragico con l’era De Luca e lo sta vivendo tuttora con le liti Fico-De Luca – racconta – ma credo che oggettivamente, tra Edmondo e Giosy, siamo pronti a intraprendere questa avventura di vittoria».Romano e il sostegno di Fi e LegaQuel «non poniamo veti» ha il sapore dell’indecisione, soprattutto considerando che sul nome di Giosy Romano sembra esserci un’ampia convergenza. Romano gode infatti del sostegno sia di Forza Italia che della Lega. Il coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, Fulvio Martusciello, intervenuto a un evento nei giorni scorsi, lo ha definito «il profilo civico più forte tra quelli valutati dalla coalizione» aggiungendo che «su questo nome penso che l’intesa sia davvero a un passo». E per quanto riguarda la posizione leghista a ricordare l’apertura, oltre a Claudio Durigon, a ricordarlo è Gianpiero Zinzi, deputato e coordinatore campano del Carroccio, che in un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: «Se si cerca un nome civico, l’uomo giusto è Giosy Romano», pur riconoscendo che, se l’obiettivo è individuare un candidato politico, «allora Cirielli è quello di punta».Rischio caduta?Va tenuto in considerazione anche il rischio politico che una sconfitta alle regionali potrebbe rappresentare per Giorgia Meloni e il suo governo. Aspetto che la leader di Fratelli d’Italia sicuramente sta valutando con attenzione. Una possibile débâcle di Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e volto espressione diretta dell’Esecutivo, costituirebbe un segnale molto negativo per il governo, un vero e proprio campanello d’allarme. Diversamente, una sconfitta di Giosy Romano, pur non irrilevante, avrebbe un impatto molto più contenuto, essendo lui un candidato dal profilo civico e non direttamente legato alla compagine governativa. Anche per questo, la scelta finale sul nome da candidare sarà tutt’altro che secondaria.L'articolo Regionali in Campania, Cirielli, il matrimonio e la campagna elettorale: «Sono già in campo, ecco perché gli altri nomi non hanno chances» proviene da Open.